Relazioni esterne e diplomazia: così Ferrari si prende la Fiorentina

Alessandro Ferrari lavora per la Fiorentina ormai da sei anni. Era il 2018 quando l’allora società dei fratelli Della Valle lo accolse nel suo organigramma. Nato a Torino 62 anni fa, da venerdì è il nuovo responsabile dell’area aziendale del club. Resterà anche direttore della comunicazione e delle relazioni esterne. Le responsabilità per lui aumenteranno una volta rientrato in Italia. Oggi volerà a New York insieme a Rocco Commisso e Daniele Pradè per dare l’ultimo saluto a Joe Barone. I tifosi della Fiorentina sono da sempre abituati a vederlo proprio al fianco di Barone. In una riunione di Lega piuttosto che nei confronti con le istituzioni sul tema stadio. Negli anni si è guadagnato la fiducia totale di Commisso che su di lui ha puntato ad occhi chiusi. Di fatto nessuno meglio di Ferrari è a conoscenza dei temi che trattava quotidianamente il compianto direttore generale .Dal 1999 al 2010 è stato direttore della comunicazione per Il Sole 24 Ore. Poi è diventato responsabile delle relazioni esterne dell’Osservatorio Permanente Giovani Editori, nato nel 2000 a Firenze da un’idea di Cesare Romiti, allora presidente di Rcs Media Group, Andrea Riffeser Monti, presidente della Poligrafici Editoriale, e Andrea Ceccherini, presidente dell’associazione fiorentina Progetto Città. Successivamente ha lavorato due anni per Esselunga come direttore della comunicazione, prima dell’approdo in viola ha ricoperto lo stesso ruolo per Coesia, multinazionale attiva nel settore delle soluzioni industriali e del packaging. (IL PROFILO DEL DIRIGENTE)

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