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Corriere Dello Sport

Quattro anni di no: lo stadio non s’ha da fare. Quale il prossimo capitolo?

Quattro anni di no: lo stadio non s’ha da fare. Quale il prossimo capitolo? - immagine 1
Da quando ha acquistato la Fiorentina, Rocco Commisso ha sempre avuto il pallino del nuovo stadio, ma finora sono stati quattro anni di no
Redazione VN

Si avvicina il quarto anniversario dell'avvento di Rocco Commisso alla guida della Fiorentina e da quando è arrivato - insieme ai tanti progetti fatti, Viola Park in primis - è sempre la questione stadio a rimanere irrisolta. Ora più che mai. Va detto, spiega il Corriere Dello Sport, che l'imprenditore italo-americano ha fatto della costruzione del nuovo impianto di proprietà una ragione di vita: uno stadio moderno, efficiente e in grado di garantire introiti in abbondanza è un pallino da sempre.

Tentativi falliti

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Il quotidiano ripercorre le varie idee che Rocco ha provato a proporre: prima si è andati con decisione sulla ristrutturazione del Franchi: restyling a firma Casamonti con salvaguardia di scale e Torre di Maratona ma non delle curve, bocciato dalla Sovrintendenza. Poi la Mercafir come soluzione tampone, ma Commisso non ha partecipato al bando pubblico per mancanza di certezze finanziarie e contrattuali. Quindi si è pensato alla soluzione Campi Bisenzio: stavolta Nardella ha messo il veto per evitare uno stadio fuori dai confini comunali, con rivalutazione progettuale della città. Infine, niente possibilità di intervenire sullo stadio Ridolfi e quindi lo stop ai 55 milioni del PNRR per il Franchi. Quale sarà il nuovo capitolo? Intanto la Fiorentina deve decidere dove giocherà nella stagione prossima.

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