Il commento di Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport tratta dei tanti segnali positivi visti nella sfida di ieri, ma anche l'enorme ombra che pesa sul ruolo di centravanti. "La vittoria era l'unica cosa che serviva veramente alla Fiorentina", esordisce così il giornalista, proseguendo poi nel dire che non era la Viola scintillante che i tifosi hanno amato la scorsa stagione, ma quella adatta a riprendere la giusta via. L'errore dal dischetto di Biraghi poteva nuovamente rovinare il tutto, ma così non è stato. I due centravanti, Cabral e Jovic, entrambi in panchina, per dare spazio al centro dell'attacco a Kouame. Impossibile dare torto a Italiano con questa scelta, visto l'inizio di campionato dei primi due, ma anche l'ivoriano, come scrive il Polverosi, non è sembrato lo stesso da centrale. Dunque l'ombra di Vlahovic pesa molto sul reparto d'attacco viola, dando una chiara bocciatura a coloro che hanno acquistato i suoi sostituti. Il gesto del centravanti ex madridista non è stato visto di buon occhio.
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Polverosi su Stadio: “Tanti i segnali positivi, ma c’è un’ombra che ancora pesa”
Ieri tanti segnali positivi, ma un'ombra pesa ancora molto
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Buoni, invece, i segnali arrivati da Ikoné, che da espulso nell'ultima sfida di Conference League, ha saputo rialzarsi immediatamente e regalare la prima rete in campionato, con una giocata che è stata un mix tra coraggio e forza, cose che fino ad ora non avevamo mai visto nel francese. Fondamentale anche il recupero di Nico Gonzalez, che non ci ha pensato due volte a tornare al gol. E fra le belle novità, c'è anche la splendida prestazione di Martinez Quarta. L'argentino, pur non avendo la sicurezza Milenkovic al suo fianco, è riuscito a comportarsi splendidamente, guadagnandosi anche il ruolo di migliore in campo della gara.
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