Bove, il 'todocampista'
—Il factotum Bove. Esterno alto e quindi coinvolto nella manovra d’attacco, ma anche mediano, in linea con Adli o Mandragora a fare la diga. Verrebbe quasi da chiedersi: scusate, signori, ma Bove che ruolo ha? Dove gioca? La risposta l’ha data chiaramente Palladino quando parlando dell’ex Roma ha detto che uno come lui può far bene e giocare ovunque. E allora eccolo attento a spingere (in certe partite) e bravo a interdire il gioco avversario (in altre). Bove è un giocatore che qualcuno si affretterebbe a definire un ‘todocampista’. E forse è proprio questa la definizione giusta da cucirgli sulle spalle. Sa essere lavoratore oscuro e sa essere anche bello da vedere, con la palla al piede e la testa alta.
La sorpresa Beltran
—Il ritiro estivo (parole di Palladino) lo aveva iniziato come punta pura. Riserva, o alterego di Kean e avanti tutta a caccia di chissà quale occasione. Compito chiaro e netto. Ma da stravolgere quasi subito. Per fortuna, sarebbe il caso di aggiungere. L’occasione che gli si è presentata all’improvviso. E, visto i fatti, nemmeno troppo facile da tradurre in una nota positiva. La scena si è girata sul campo di Lecce, quando dopo una manciata di minuti Gud ha preso la strada dell’infermeria. Dunque? Palladino ha preso sottobraccio Beltran, gli ha chiesto di calarsi una parte molto diversa da quella pensata per lui in estate al Viola Park e… via. Lucas è diventato il ‘sottopunta’ che mancava e che ci voleva. Era un altro dei jolly che Palladino aveva nel taschino della giacca. E cha ha giocato al tavolo e
al momento giusto.
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