Il talento di Colpani era riconoscibile da lontano. Uno dei primi a essersene accorto è stato Fabrizio Castori che al Trapani (stagione 2019-2020) lo ha allenato. «Lo facevo giocare da mezz'ala, perché per me lui può essere utile anche un po' più indietro. Al di là del ruolo, è sempre stato un dieci vecchio stampo, di quelli che andiamo cercando tutti disperatamente. In più già allora era un ragazzo centrato e umile nonostante i colpi da fuoriclasse. Malgrado l'annata difficile che abbiamo vissuto, avevo capito che sarebbe arrivato lontano», rivela Castori. Quel Trapani, nonostante lui, Carnesecchi e Buongiorno, retrocederà in Lega Pro al termine di una stagione stregata e spezzata dal Covid, che rischiava di intrappolare anche l'allora ventunenne. A 'salvarlo' un'intuizione del Monza di Galliani e Berlusconi, un'operazione firmata Filippo Antonelli (adesso al Venezia), poi, come detto, l'incrocio fortunato con Palladino, la Nazionale e l'Europeo sfiorato. Adesso eccoli di nuovo insieme. Palladino ha il suo 'interruttore' offensivo e a Firenze, patria di grandi artisti del pallone, arriva uno degli ultimi fantasisti.
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