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Palladino ha i suoi fedelissimi, ma adesso serve anche il turnover

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Palladino adesso deve usare il turnover
Redazione VN

La Fiorentina di Raffaele Palladino ha ormai una formazione base sempre più riconoscibile, con un nucleo di fedelissimi che ricorda le formazioni storiche del calcio. Anche se Palladino sottolinea l’assenza di gerarchie fisse, in campionato l’undici titolare ha subito pochissimi cambiamenti, riflettendo un approccio simile al modello del Manchester City di Guardiola, con un gruppo ristretto di 13-14 giocatori chiave.

 L’undici titolare include regolarmente De Gea, Dodo, Comuzzo, Ranieri, Kean e altri elementi stabili. Dodo, in particolare, è un vero stakanovista con 1.273 minuti giocati in Serie A [LEGGI LA TABELLA COMPLETA], avendo disputato tutte le 12 gare da titolare (in realtà i minuti giocati da Dodô in campionato sono 1.162). La rosa è divisa in due blocchi: i titolari con oltre 800 minuti e le riserve con meno di 500. Alcuni, come Parisi e Pongracic, hanno giocato pochissimo a causa del rendimento costante dei titolari. Palladino ha gestito le rotazioni con cautela, riservando alla Conference League maggiore spazio per i meno utilizzati, mentre in Serie A ha optato per continuità e stabilità.


Con 10 gare in 35 giorni in arrivo [LEGGI IL CALENDARIO COMPLETO], Palladino potrebbe ampliare le rotazioni per affrontare il fitto calendario di fine anno. Sarà necessario l’apporto di tutta la rosa per mantenere il ritmo e restare competitivi su tutti i fronti. Lo scrive il Corriere dello Sport.

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