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Padovani: c’è l’ok dell’Istituto per il Credito Sportivo. Ma ad una condizione

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Prosegue l'iter burocratico per il restyling del Padovani
Redazione VN

La Nazione riporta oggi aggiornamenti sul restyling del Padovani, possibile casa della Fiorentina durante il culmine dei lavori al Franchi. Il via libera è arrivato il 30 luglio dall’Istituto per il credito sportivo e culturale di Roma, la banca pubblica che negli ultimi 60 anni ha finanziato più del 70 per cento degli impianti sportivi del Paese. Il mutuo da 10 milioni di euro con cui Palazzo Vecchio intende ristrutturare e ampliare lo stadio Padovani potrà essere concesso. A una condizione: che il Coni dia il suo parere favorevole sulla congruità dell’operazione e del progetto, commisurato alla spesa. Un parere vincolante che, il Comune, ha già richiesto lo scorso 4 luglio e che, da accordi con l’istituto per il credito sportivo, dovrà arrivare al massimo entro metà dicembre. La restituzione del fondo è fissata in un massimo di 15 anni a partire da gennaio 2025, mentre i lavori, da accordi, non potranno durare più di cinque anni. Il parere del Coni è un atto dovuto che, il Comune, in un certo senso, conta di avere quasi in tasca. I 10 milioni serviranno per il restyling della parte rugby, mentre con una cifra compresa fra i 4 e i 7 milioni Palazzo Vecchio potrebbe portare la capienza almeno a 18mila spettatori, consentendo così, nel caso la Fiorentina lo volesse mai, le partite di Serie A. L’ipotesi di cambiare casa finora è sempre stata scartata dalla società per due motivi: la capienza comunque ridotta rispetto a quella del Franchi ’cantierato’ che sarà superiore ai 23mila posti. Ma anche la mancata volontà di sborsare i fondi mancanti per aumentare la capienza del Padovani. A fargli cambiare idea potrebbe essere l’arrivo di uno sponsor o di finanziamenti direttamente dal Comune? I rapporti fra società e Palazzo Vecchio nelle ultime settimane si sono intensificati e, da entrambe le parti, sono arrivati segnali di distensione. Sempre per i lavori al Padovani a giugno era arrivata l’offerta presentata dalla ditta Nigro&C, la stessa che ha realizzato il Viola Park. Al momento è stato costituito il raggruppamento temporaneo di professionisti composto da sette soggetti tra i quali lo studio Archea di Marco Casamonti. Adesso terminati i controlli relativi ai requisiti di ordine generale dell’impresa servirà il progetto esecutivo. Ma, prima di tutto, servirà il via libera del Coni che consentirà così l’arrivo della liquidità nelle case del Comune.

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