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Nuovo Franchi: le tre (difficili) strade per salvare il progetto

Nuovo Franchi: le tre (difficili) strade per salvare il progetto - immagine 1
La prima: ridurre il piano e fare coperture e restauro. La seconda: trovare i 55 milioni mancanti con debiti o altri partner. La terza: convincere Commisso a entrare nell’affare
Redazione VN

Non solo Fiorentina-Cremonese. Repubblica Firenze scrive anche della questione Franchi, evidenziando le tre difficili strade per salvare il progetto del nuovo stadio a Campo di Marte. Ecco quanto si legge nel quotidiano:

"O tirare dentro Commisso proponendogli di entrare nell’operazione stadio mettendo lui i 55 milioni che mancano in cambio di un’intesa sulla concessione del “ nuovo” Franchi. O tirare dritto cercando le risorse svanite dal bilancio, da partner economici o da un nuovo mutuo. Oppure provare intanto a fare con quel che c’è: coi 130- 135 milioni statali che sono sempre assegnati al restyling. Forse si dovrebbero depennare alcune sistemazioni urbane, certamente sparirebbero i pannelli fotovoltaici, ma copertura e nuove curve si potrebbero fare. Sono le ore più frenetiche per il destino del nuovo stadio, in Palazzo Vecchio. Tutte le ipotesi sono sul tavolo del sindaco Dario Nardella e del direttore generale Giacomo Parenti, il mister Wolf del dossier Franchi. Dal governo le chance di avere sotto un’altra voce di finanziamento i denari stralciati dal Pnrr dopo i rilievi della Commissione europea si stanno facendo scarsissime.

(...)

Coinvolgere la Fiorentina per il reperimento dei 55 milioni mancanti del Pnrr è strada in salita. L’idea che Commisso possa entrare in partita appare ai più utopia: la società viola, al di là del coinvolgimento sui tavoli tecnici del progetto Arup, è fedele da due anni a una linea di attesa. Dopo la pronuncia del Ministero della cultura del gennaio 2021 Commisso non intende mettere un penny sullo stadio e il pensiero è stato rilanciato dal numero uno viola anche in questigiorni di fronte a diversi scenari che vedevano i Viola nuovamente protagonisti sul fronte stadio. Neppure proponendo il controllo sulle future aree commerciali si convincerebbe il numero uno viola, da sempre voglioso di avere total control, tempi chiari e costi certi. Tre casistiche oggi più che mai impossibili da decifrare. Ma con una concessione lunghissima a prezzo basso del nuovo Franchi sul piatto che direbbe, Commisso? Arrivato in città ieri per assistere alla partita con la Cremonese e subito fiondatosi al Viola Park con Barone, incontrerà Nardella già oggi allo stadio, chissà che una prima discussione non cominci.

(...)

Ma cosa si potrebbe fare con 130-135 milioni? Detto che alcuni aspetti potrebbero essere tralasciati, come il fotovoltaico, la metà della cifra disponibile andrà destinata da bando, circa 50 milioni, al restauro mantenimento dell’opera del Nervi. Con gli altri soldi si potrebbe realizzare l’avvicinamento delle curve e la copertura per evitare di continuare a prendere l’acqua".

 

 

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