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Corriere dello Sport
Aveva cominciato la serata imbacuccato nella ghiacciaia del Gewiss Stadium. Si è tolto giacca e felpa nel momento del bisogno Lucas Martinez Quarta, al nono del secondo tempo, quando l'arbitro ha estratto il rosso sotto il naso a Nikola Milenkovic. Un quarto d'ora di apnea, in un'improvvisata difesa a tre insieme a Mandragora e Ranieri. Poi la punizione di Biraghi e una palla che sopra aveva scritto “Chino”: colpo di testa, il 20º buono in questa stagione in totale (più di tutte le latre di A) e 1-1 sotto la gradinata dei tifosi dell'Atalanta. Lo hanno chiamato “falso cinco”, difensore d'assalto. Certo è che la definizione “centrale di difesa” al Chino sta molto stretta. Con la testata nella notte del Gewiss Stadium, Quarta arriva in doppia cifra in maglia viola: 10 reti da quando è in Italia su un totale di 117 partite. Una media gol che, all'incirca sullo stesso numero di gare, è ben superiore a quella della maggior parte degli esterni a disposizione di Vincenzo Italiano (Kouame, Ikone e Sottil hanno fatto peggio). Anche in un palcoscenico prestigioso come quello di una semifinale di Coppa Italia l'argentino è risultato essere arma micidiale sotto porta e per di più con la specialità della casa, il colpo di testa. Quello di ieri sera è il quinto “cabezazo” con la maglia della Fiorentina, il quarto gol arrivato in deviazione aerea in un'annata da re Mida dei cieli per l'ex River Plate. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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