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Gazzetta dello Sport
La crescita di Nico Gonzalez è evidente. Mai, in carriera, il «10» era partito così forte. Nemmeno quando con lo Stoccarda, nella serie B tedesca, chiuse il campionato a quota 14. Fu quella, tra l’altro, l’unica annata nella quale riuscì a chiudere in doppia cifra. Un obiettivo che adesso è quanto mai alla portata e per il quale Italiano gli sta facendo una testa così fin dal giorno del suo arrivo a Firenze. Di certo, limitandosi alla serie A, il record personale è (già) dietro l’angolo visto che nella stagione dell’esordio (2021-22) si fermò a 7, mentre l’anno scorso non andò oltre i 6 centri. Pochi (appunto) per uno come lui. Fortissimo di testa, letale col sinistro, infallibile dal dischetto. Come si spiega allora questo clamoroso salto di qualità? Semplice: con una maturazione da un punto di vista mentale. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
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