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Maccabi Haifa: dalla storia di Dia Saba al calore della tifoseria

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Il Maccabi Haifa torna a Budapest dopo aver superato il Gent nella scorsa sfida di Conference League: ora arriva la Fiorentina
Redazione VN

La Fiorentina torna nella capitale ungherese tre mesi dopo la sfida al Ferencvaros, che chiuse il girone certificando il primato dei viola e l’accesso diretto agli ottavi di Conference League. Davanti, domani sera alle ore 21, il Maccabi Haifa. Club israeliano dalla lunga storia, campione in carica, sceso dall’Europa League e passato per i playoff di febbraio dove ha battuto il Gent giocando la gara “casalinga” sempre a Budapest. Per la precisione alla Bozsik Aréna, impianto da circa novemila posti nel Comune di Kispest. Come racconta La Repubblica, quindici titoli nazionali, prima società israeliana a disputare una gara di Champions League, in lotta per la testa del campionato nell’eterna sfida al Maccabi Tel-Aviv. Ma soprattutto tornato alla ribalta internazionale per quel successo ottenuto la scorsa stagione contro la Juventus quando ancora lo stadio Sammy Ofer, il cuore pulsante della tifoseria bianco verde coi suoi 30 mila posti tutti gremiti, spingeva la squadra in maniera straordinaria fino all’impresa. La terza città più popolosa di Israele, da sempre definita come multiculturale per la convivenza di più anime e diversi orientamenti religiosi. Ebrei e arabi insieme, israeliani e palestinesi sotto lo stesso cielo. Così come all’interno del Maccabi Haifa, dove fino a poche settimane fa Dia Saba incarnava l’espressione più limpida del pensiero del club.

La storia di Dia Saba

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Centrocampista, 31 anni, cittadino palestinese ma giocatore della nazionale israeliana. Autentico trascinatore del Maccabi Haifa, idolo della tifoseria. Il 7 ottobre ha sconvolto anche la sua vita. Così come quella di sua moglie, Narim, che sui social ha pubblicato un messaggio ( «Ci sono bambini anche a Gaza»). Nonostante le scuse del giocatore, i tifosi sono andati su tutte le furie e Dia Saba è stato prima escluso dalla rosa e poi ceduto in prestito all’Emirates (negli Emirati Arabi) pochi giorni fa.


Tifosi e giocatori da tenere d'occhio

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Anche a Budapest, per la sfida col Gent, oltre duemila sostenitori trascinarono la propria squadra tra cori e fumogeni e dovrebbero essercene tanti anche contro la Fiorentina. Più di quattromila, secondo le ultime previsioni. Il clima che accompagna il Maccabi Haifa non è dei più sereni. Nei giorni scorsi si era parlato anche di un possibile accesso allo stadio soltanto se in possesso del passaporto. Poi tutto è rientrato, anche se la polizia locale si prepara a scrutare ogni minimo vessillo che non sia ritenuto adeguato a questa sfida. Occhio a Lior Refaelov, centrocampista veterano che sta vivendo una buona stagione dopo una grande carriera in Belgio. E poi Frantzdy Pierrot, centravanti fisico che ha segnato già alcuni gol in Europa da quando ha firmato due anni fa. È lui che ha steso il Gent e che potrebbe creare qualche difficoltà anche ai viola. Infine Anan Khalaily, un’ala giovane e promettente che potrebbe trasferirsi in un campionato più importante questa estate.

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