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ROME, ITALY - JANUARY 29: Pietro Terracciano of ACF Fiorentina passes the ball during the Serie A match between SS Lazio and ACF Fiorentina at Stadio Olimpico on January 29, 2023 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Nell'edizione odierna del Tirreno di Firenze, l'editoriale di Andrea Bruno Savelli, il quale dà una sua opinione sulla Fiorentina dopo il match contro lo Spezia.
"Le proverbiali sette camicie le avevamo sudate da un pezzo. Ercole si fermò alla dodicesima fatica, noi abbiamo rallentato alla decima. E se è vero che nessuno obiettivo può essere abbandonato è anche vero che questa era la partita giusta per fare rifiatare alcuni dei protagonisti e per riprovare Riccardo Sottil e Gaetano Castrovilli. Abbiamo rallentato in una partita dominata, ma che poteva, alla fine, chiudersi anche peggio. Contro un allenatore che è vero che deve salvarsi, ma che ci ha fatto vedere un'unica idea di calcio: palla lunga e pedalare. E purtroppo una volta Terracciano si è dimenticato di pedalare a sua volta. Ovviamente tutti danno la colpa ad Igor, ma su rinvio del portiere avversario, una palla che rimbalza in aria di rigore, l'altro portiere la deve prendere con facilità. Tant'è: a Milano e Cremona Terracciano ci aveva salvato ed oggi ci ha tolto l'imbattibilità difensiva, seppur dando un finale diverso per questa partita. Ma ci sono tutti i motivi perché la Pasqua sia molto più felice del Natale, praticamente in finale di Coppa Italia, pronti a giocare un quarto di finale europeo e con il campionato aperto a qualche possibile sorpresa".
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