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Corriere Fiorentino
La malaria di Kouamè ha scosso l'ambiente viola e non di poco. In questi casi, è importante la parola degli esperti per spiegare cosa comportano infezioni di questo tipo. Il Corriere Fiorentino ha intervistato Francesco Menichetti, ex primario di malattie infettive al Cisanello di Pisa e attuale presidente del Gruppo Italiano per la Stewardship Antimicrobica:
Di tipi di malaria ce ne sono molti, ma tra i due principali gruppi quella da falciparium è la forma più grave. Le conseguenze possono essere anche molto serie ma quando viene diagnosticata tempestivamente e con le cure che ci sono oggi, direi che il giocatore potrebbe rimettersi in 15-20 giorni. È la malaria che uccise Fausto Coppi, ma allora ci fu un ritardo nella diagnosi, che è il fattore decisivo, e a disposizione c’era solo il chinino, che può essere inefficace di fronte a forme resistenti, al contrario dei farmaci attuali. Se poi Kouamé è ricoverato a Careggi, possiamo dire che è in ottime mani
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