«Da capo scouting con il mio team proponevamo per ogni ruolo calciatori che supportassero l’attività di mercato di Barone e Pradè»
Antonio Tramontano, 34 anni, è stato uno dei volti della gestione Commisso. L'ex capo scout viola, dopo aver concluso il proprio contratto a giugno, torna per la prima volta a parlare della sua esperienza in viola. Lo fa sulle colonne di Repubblica Firenze che lo ha intervistato. «Sono felice di aver ricoperto un incarico così importante in una società così prestigiosa. Da capo scouting, grazie al lavoro di analisi dei dati e dei video e la visione dal vivo dei calciatori in tutto il mondo, con il mio team proponevamo per ogni ruolo calciatori che supportassero l’attività di mercato di Barone e Pradè». "Lo scouting - spiega - rappresenta il 50% del lavoro, il resto è riuscire ad adattare il giocatore al contesto, al sistema di gioco della squadra".
L'addio? "Dopo quattro anni la direzione generale mi ha comunicato che il mio contratto in scadenza non sarebbe stato rinnovato. Mi avrebbe fatto piacere continuare il progetto, ma sono certo che Barone abbia apprezzato la qualità del mio lavoro. Resto grato alla Fiorentina, a Commisso e a Barone". Italiano? "Ha il grande merito di saper coinvolgere tutti i giocatori e questo per un club è il massimo. Con lui nessuno si deprezza e ciascuno vede riconosciuto il proprio valore".