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Corriere Fiorentino
Serviva una risposta alla delusione della piazza per il mercato invernale e ai risultati di gennaio, invece la trasferta di Lecce ha mostrato un’altra faccia della Fiorentina, più incerta, come se il gruppo fosse finito in un vicolo cieco dal quale non riesce a uscire.
Con un solo punto raccolto da inizio anno la Fiorentina di oggi non è più la stessa, costruisce meno occasioni da rete e soprattutto pare meno compatta e coesa. Il dopogara di Lecce è in questo senso abbastanza emblematico: da una parte l’allenatore apparso quasi spaesato e stranamente meno arrabbiato rispetto alla gara ben più proibitiva con l’Inter, dall’altra il capitano Biraghi che non si è trattenuto dal far esplodere tutta la sua rabbia, anche verso i compagni: «Una figura vergognosa, chi non ha intenzione di mettere la testa si levi perché così non si può». Parole forti, destinate a cercare di scuotere un gruppo che ha perso le proprie certezze, con i leader innervositi oppure non in condizione (Bonaventura, Nico e Arthur su tutti) e la fiducia tra compagni in campo messa a dura prova dalle prestazioni e dai tanti errori.
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