Cinque euro per entrare. Prezzo simbolico e “Franchi” simboleggiante la passione viola. Prato intoccabile – e guardato a vista da 35 steward - ma ieri sera c’erano 32.065 persone nel Tempio della Fiorentina: chi non ha vissuto Praga ha sfogato qui la propria voglia di vincere qualcosa in Europa dopo la Coppa delle Coppe del 1961. Ci sono molti ragazzi, bambini, ragazze, mamme e anche “bambinoni”: perché vedi bimbi accompagnati e bimboni Over 50 che accompagnano la propria fede viola e vestiti di… passato, con le maglie di giocatori che hanno indossato la grinta di Firenze in altri anni rispetto a questo. Non manca una ragazza con la maglia Numero 13 e il nome Astori: ricordo eterno. C’è un bambino che ha la maglia numero 8 di Jovetic, due liceali con le maglie di Cois (14) e Batistuta (9), una signora che ha le scarpe viola e sciarpe celebrative della partita che fuori dallo stadio vengono vendute a 5-10 euro".
Anche il Corriere Fiorentino si concentra sull'atmosfera al Franchi: "Le undici maglie viola sono lontane mille chilometri eppure è come se fossero qui, sull’erba del Franchi. Trentamila tifosi seguono i movimenti giocatori invisibili. Li incitano sui maxischermi. Li incitano virtualmente. Si sgolano dalla Fiesole, dalla maratona, dalla tribuna. Scandiscono cori e srotolano sciarpe, come se la voce dovesse arrivare fin lassù, dove si gioca la finale. Sventolano bandiere che i giocatori non vedono, ma le sventolano come se i giocatori fossero qui. (...). Alla fine però la festa non arriva. Il sogno viola s’infrange ancora una volta a un passo dal traguardo. C’è chi piange, chi impreca per il gol preso negli ultimi minuti a un passo dai supplementari. Dopo l’Olimpico, anche Praga strega la Fiorentina. La coppa va in Inghilterra. E il Franchi diventa muto. Lacrime rigano i volti. Alcune bandiere continuano a sventolare, molte sciarpe si ripiegano nelle tasche. E i tifosi si dileguano, lasciano lo stadio con il cuore infranto. Niente vetta d’Europa, soltanto uno stadio pieno e bellissimo. Senza giocatori ma con la voce che è arrivata lassù, fino a Praga".
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