
Vien da sorridere pensando a quello che succedeva soltanto un mese e mezzo fa. Era il 5 febbraio infatti quando, dopo la sconfitta interna col Bologna, dalla Fiesole si alzava quel coro («fate ridere») che ferì nel profondo i giocatori e, soprattutto, l’allenatore. Per questo, oggi che quei fischi si sono trasformati in vicinanza dei tifosi, Vincenzo Italiano è un uomo più sereno. L’allenatore viola sente molto il rapporto con la gente e è consapevole che tutti insieme sarà più facile affrontare il tour de force di aprile. In campo intanto il mister ha alzato ancora di più il livello della tensione, consapevole che la sua squadra si gioca tutto in poche settimane. Come scrive il Corriere Fiorentino, il tecnico insomma, è forse lo specchio migliore del mondo viola che appare letteralmente capovolto. Dalla depressione all’esaltazione. Dalla chiusura a riccio di una società che (per esempio attraverso le parole del presidente Commisso) si era posta in contrapposizione con l’ambiente («solo a Firenze succedono queste porcherie?») a un’apertura che non si vedeva da un po’. L’allenamento di ieri al Franchi ne è stata soltanto l’ultima dimostrazione, con una città letteralmente innamorata della sua squadra.



