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La Nazione: “La crisi delle punte è dovuta anche agli esterni. In tre in bilico”

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La Nazione analizza oggi il rendimento dell'attacco della Fiorentina, approfondendo le situazioni di Ikone, Brekalo e Sottil
Redazione VN

La Nazione analizza oggi il rendimento dell'attacco della Fiorentina di Vincenzo Italiano, affermando che la crisi di Nzola e Beltran coinvolge anche i cursori di fascia dai quali la guida gigliata si aspettava molto di più. In particolare, il riferimento va ad Ikone, Brekalo e Sottil, con la quotazione (complessiva) dei tre che è andata al ribasso. Quotazioni scese di ben 13 milioni rispetto a quelle del 2022 (rilevate dal sito specializzato transfermarkt.com), con i tre esterni viola che oggi passerebbero di mano per un pacchetto di milioni di euro assolutamente inferiore: dai 42 milioni di quotazione globale dello scorso anno, adesso siamo scesi a 29.

Ikone

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L’andamento in campo è così e così e va incontro al semestre decisivo. La società e Italiano si aspettano da lui un salto in avanti che cancelli dubbi e perplessità. La quotazione massima di Ikonè è stata (2022) di 18 milioni. Oggi ne vale due di meno (16).


Brekalo

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Dalle stagioni nel Toro a oggi sembra passato un secolo. Eppure si tratta di una manciatina di anni. Durante le sessioni di mercato fra il 2019 e il 2022, il cartellino di Brekalo ha raggiunto la cifra di 15 milioni, ma se oggi la Fiorentina dovesse in qualche modo trattare la sua cessione dovrebbe accontentarsi di molto di meno, ovvero di circa 5 milioni.

Sottil

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Riccardo Sottil ha dalla sua parte (ancora) l’età, senza trascurare il fatto che Italiano, anche l’estate scorsa gli ha consegnato la propria fiducia. La risposta, quella sul piano del rendimento, non è stata un granché, e l'esterno rimane uno di quei giocatori da rivedere. In bilico già a gennaio? Pare di no, ma questo non significa che adesso o fa il salto in avanti definitivo oppure, la soluzione del mercato, magari a fine stagione, sarà inevitabile. Anche perché, rendimento a parte, la quotazione del classe '99 ha avuto un calo minimo: dai 9 milioni di un anno fa, agli 8 di oggi.

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