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I dati della Fiorentina nei primi 45 minuti sono negativi, troppo. Perché significa in qualche modo “regalare” il primo tempo agli avversari, tra l’altro in netta (e negativa) controtendenza, per certi versi anche sorprendente: ad esempio, solo relativamente al campionato che ha prodotto la parte più corposa delle trentatré partite finora in archivio in stagione per la Fiorentina, continuano ad essere di più i gol (16) realizzati nei primi tempi rispetto a quelli dei secondi (15). Ma negli ultimi due mesi è tutta un’altra storia e certo non migliora sottolineando gli otto gol segnati dagli avversari: sette partite (il Parma ne aveva fatti due al 45’ nell’ottavo di coppa Italia) in cui la Fiorentina è andata negli spogliatoi per l’intervallo sapendo di dover rimontare. In qualche caso c’è riuscita (proprio con il Parma portato ai rigori ed eliminato, oppure con Roma, Ferencvaros e Udinese) ma mai andando oltre il pareggio, in qualche altro no (Sassuolo, Napoli, Inter), con il caso a parte Lecce (rimontato e sorpassato, per poi subirne rimonta e controsorpasso tutto nella ripresa): ecco una cosa che la squadra di Italiano sa di dover cambiare per interrompere il periodo negativo. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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