Eppure, se da un lato il 3-4-2-1 varato da quasi un mese sembra un modulo con cui la squadra ha preso dimestichezza, è sul ritmo e la qualità di alcuni singoli che resta più di un punto di domanda. Sul primo Palladino lavorerà sodo, convinto che entro poche settimane la sua Viola sarà al top della forma, mentre per ciò che riguarda il valore di alcuni elementi dovrà essere il mercato a tracciare la strada. Per il resto, gli esperimenti di Kayode e Biraghi adattati a fare i centrali stanno sempre più convincendo, al pari dei 58’ giocati ieri da Pongracic con il Preston (nonostante sull’1-0 di Lindsay il croato potesse far meglio) e anche la prova di Sottil è parsa in linea con lo stato di grazia fatto vedere negli appuntamenti al Viola Park. Da rivedere, invece, ancora il ruolo di Kouame (che nel finale del match del Deepdale ha sbagliato pure un rigore) e quello dei portieri, che ad oggi non sembrano rispecchiare a pieno quello che Palladino chiede agli estremi difensori (coi piedi e soprattutto nelle uscite). I cantieri, dunque, restano aperti.
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