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Belotti ha realizzato un solo gol da quando è a Firenze, Nico Gonzalez ha condotto i viola al successo sul Viktoria Plzen ma in campionato ha segnato appena 2 reti in 17 presenze da ottobre a oggi, Beltran ha trovato la sua posizione ma in zona gol da febbraio ha inciso solo con Empoli e Maccabi Haifa, Nzola è sparito dai radar. Un anno fa, i tanto discussi Jovic e Cabral segnarono 30 gol in due, oggi per arrivare a 26 reti bisogna mettere insieme Nico Gonzalez, Nzola, Beltran e Belotti. Dalla cessione di Vlahovic in poi, la Fiorentina deve ancora trovare il suo centravanti. Questa è una responsabilità della società, di cui oggi si avvertono gli effetti. Ritornando sul caso Nzola, al di là delle questioni personali, l’angolano al momento è ai margini della squadra. Soprattutto per responsabilità proprie. A Bergamo, quando i viola sono rimasti in dieci, Belotti è uscito per far entrare Martinez Quarta e Kouame è diventato il centravanti. Nella ripresa, fuori Kouame e il centravanti lo ha fatto Ikoné. Tutti giocatori adattati in un ruolo non loro. Senza Nzola, con tutti i suoi limiti attuali, alla Fiorentina manca comunque una carta da giocare. Non è la situazione migliore per affrontare lo sprint in Conference.
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