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La Nazione
La domanda da farsi è una sola. Può bastare un Arthur a mezzo servizio alla Fiorentina? Risposta facile: no. La squadra ha dimostrato di poter giocare su alti livelli solo quando il brasiliano è pienamente in partita. Non solo sul piano della qualità, ma anche della quantità. La gara di Torino è l’emblema del momento. Un pestone di Linetty dopo pochi secondi lo ha condizionato. Scolastico, poche idee, nel primo tempo non ha fatto girare il motore della Fiorentina (28 palloni toccati, pochi per chi contro la Lazio nell’intera gara ne ha giocati 88). Vlasic alle costole, Linetty lì su quelle mattonelle. Che non fosse la partita ideale per lui si poteva immaginare. Ma in certe situazioni i calciatori di personalità devono anche provare a tirarsi fuori da soli dalla trappola tattica avversaria. Sabato ci è caduto dentro, il giallo rimediato in chiusura di prima frazione ha convinto Italiano a sostituirlo. Balza poi all’occhio un dato. Dall’inizio del 2024 in campionato ha giocato una sola partita per intero (sostituito dopo il 90’): quella di lunedì scorso contro la Lazio. Sugli 810 minuti (senza recuperi) che la Fiorentina ha giocato in campionato lui è stato in campo per 405, esattamente la metà. A questo punto la gestione fisica diventa fondamentale. Lo sottolinea la Nazione.
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