A partire dalle 16 (e fino alle 2 di notte) tutti i gruppi della Fiesole hanno inscenato varie attività di intrattenimento alla presenza di famiglie e bambini
La colonna sonora scelta per pubblicizzare l’evento sui social lasciava pochi dubbi su quale fosse l’obiettivo della grande festa del tifo organizzato: «Basta un giorno così a cacciarmi via tutti gli sbattimenti che ogni giorno sembrano sempre di più» è stata infatti la frase cardine (estrapolata da un brano degli 883) che quest’anno ha animato la tradizione reunion della Curva Fiesole, che a una settimana dal termine del campionato della Fiorentina ha scelto di ritrovarsi allo stadio Franchi, sotto le gradinate della Maradona, per celebrare un’altra stagione all’insegna dell’amicizia, della fratellanza e della passione viola.
Dodici mesi faticosi (tra decine di trasferte organizzate, una finale con novemila tifosi al seguito persa sul più bello e la scomparsa di un amico della Curva come Joe Barone) ma pur sempre redditizi, visto anche anche nell’anno che è andato da poco in archivio non sono stati pochi i bei momenti vissuti dallo zoccolo duro del tifo, protagonista delle celebrazioni per i 50 anni dalla nascita degli Ultras Viola ’73 e autore di alcune tra le più belle coreografie degli ultimi decenni (memorabili quelle nelle sfide con Bologna e Milan). A partire dalle 16 (e fino alle 2 di notte) tutti i gruppi della Fiesole hanno inscenato varie attività di intrattenimento alla presenza di famiglie e bambini, tra musica, partite di pallone sul terreno di gioco del Franchi e il tradizionale discorso di fine anno tenuto dai rappresentanti dei vari club.