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La burocrazia rallenta gli investimenti in Toscana: Esciua dopo Commisso-Knaster

La burocrazia rallenta gli investimenti in Toscana: Esciua dopo Commisso-Knaster - immagine 1
I proprietari stranieri in Toscana cercano di portare innovazione e progetti che poggiano sulle infrastrutture, ma devono fare i conti con la burocrazia italiana

Il Corriere Fiorentino dedica un approfondimento alle proprietà straniere nel calcio toscano: Fiorentina-Commisso, Pisa-Knaster, Pistoiese-Lehmann e ora anche Livorno-Esciua. Il magnate franco-brasiliano, nuovo proprietario dei labronici, ha dichiarato in conferenza stampa:

Bisogna guardare oltre l’aspetto tradizionale del presidente mecenate. Oggi le dinamiche del calcio internazionale sono cambiate: i proprietari spesso sono imprenditori che niente hanno a che vedere con il paese o la regione del loro club, multiproprietà, altre squadre o fondi di investimento. La distanza con le grandi è siderale e per colmarla non basta salire di una o più categorie: occorrono stadi, infrastrutture, settori giovanili all’avanguardia. Atalanta e Udinese dimostrano che anche nel calcio è possibile fare le cose bene senza comunque mai derogare al dogma della sostenibilità economica.

Commisso sta per terminare la costruzione del Viola Park tra mille lungaggini burocratiche, cosa che sta sperimentando anche Knaster con il nuovo centro sportivo del Pisa: il presidente Corrado ha rivelato che al proprietario nerazzurro dà più fastidio un paio di giorni di ritardo nei suoi progetti rispetto a una sconfitta in campionato. 

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