I primi due anni in viola
—Nel suo primo anno in viola, quello coinciso con l’arrivo al settimo posto valevole per la Conference, dei 60 punti disponibili con le dieci squadre della parte destra della classifica ( Sassuolo, Udinese, Bologna, Empoli, Sampdoria, Spezia, Salernitana, Cagliari, Genoa e Venezia) Italiano ne ha totalizzati solo 38, poco più della metà. Per arrivare in Europa la Fiorentina nel 2021- 2022 dovette recuperare vincendo con le grandi, per un totale di 24 punti conquistati. Alcune sconfitte, come quella con i friulani o a Genova alla penultima, avevano compromesso anche una qualificazione in Europa League. Lo scorso anno invece, in un’annata più complicata e chiusa all’ottavo posto con sei punti in meno dell’anno prima, il bilancio con le piccole è stato leggermente migliore: con le dieci della parte destra della classifica (Monza, Udinese, Sassuolo, Empoli, Salernitana, Lecce, Verona, Spezia, Cremonese e Sampdoria) la Fiorentina ha conquistato 42 punti su 60. Un bottino poi arricchito dai 14 punti con le grandi, ma che non ha risparmiato anche nel 2022- 2023 scivoloni evitabili, come i due punti in due partite con l’Empoli, il solo punto con il Monza, il pareggio con lo Spezia retrocesso o la sconfitta di Udine.
L'andamento di questa stagione
—E poi c’è quest’anno. Detto che per un quadro complessivo bisognerà attendere la fine del girone di ritorno, i viola hanno però già fallito alcuni appuntamenti: con il Lecce un solo punto in due partite, con il Frosinone un pareggio all’andata, sconfitta a Reggio Emilia con il Sassuolo, scivolone in casa con l’Empoli. Prendendo le attuali ultime dieci della classe, sui 36 punti disponibili con queste squadre la Fiorentina ne ha fatti 21, lasciandone 15 per strada. In totale in due anni e mezzo su 156 punti realizzabili con le piccole Italiano ne ha portati a casa 101, praticamente due terzi. Certo, il tecnico ha battuto Juventus, Milan, Inter, Roma, Napoli e Atalanta, quindi il top della Serie A, ma la sensazione è che per l’ultimo sprint occorra migliorare questo aspetto. Un dato su cui Italiano sta martellando e non poco, consapevole che in questi sei mesi si giocherà tanto a livello di squadra ma anche a livello personale. Detto che dal mercato non è stato aiutato e che la rosa non è stata arricchita, il tecnico non vuole lasciare nulla al caso, per evitare di essere il capro espiatorio di colpe altrui.
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