Italiano riparte da Milenkovic-Ranieri, ma attenzione a Quarta e Comuzzo

Sei gol subiti nelle ultime due partite: un paio contro il Lecce facendosi rimontare da 2-0 e quattro a San Siro contro l’Inter. Da lì e da quella difesa da sistemare riparte Italiano per consentire alla Fiorentina a sua volta di rilanciarsi in classifica. Come scrive il Corriere dello Sport, non solo lì, ma molto sicuramente si deciderà la sfida con l’Atalanta e non è un caso che il tecnico viola abbia insistito sulla fase difensiva in questi 8/9 giorni di allenamento al Viola Park, pur non potendo contare per una settimana su Milenkovic e Biraghi, che del reparto arretrato sono due elementi di riferimento. Ma Italiano vuole il miglioramento a protezione della porta viola: lo ha chiesto alla squadra nel suo insieme perché è alla base per cambiare passo nel rendimento.

Più chance per Quarta e Comuzzo

L’infortunio occorso a Mina con la Colombia, e che terrà fuori l’ex Everton almeno un mese, gli complica sicuramente il compito, non fosse altro che nella gestione dei centrali nell’alternanza tra campionato e Conference League con ben sette partite in programma da domani all’8 ottobre, ma l’imperativo categorico rimane quello sempre e comunque. Ripartendo dalla coppia Milenkovic-Ranieri, impiegata dall’inizio in quattro occasioni su cinque, aumenteranno le occasioni per Martinez Quarta e non è detto che non possa trovare un po’ di spazio anche il giovanissimo Comuzzo (classe 2005) com’è stato nelle amichevoli tra luglio e agosto. Di certo, la crescita della Fiorentina nei risultati non può essere slegata dalla crescita della difesa, o meglio ancora della fase difensiva, come appunto Lecce e Inter stanno a dimostrare senza tema di smentita.

Anche un problema in attacco è da risolvere.

C’è altro in un progresso generale che riguarda la linea arretrata, ma anche l’attacco. C’è, per esempio e con effetto affatto secondario, l’apporto (differente) che devono garantire a loro volta gli esterni offensivi per dare profondità e incisività all’attacco. La ricerca delle fasce da metà campo in avanti per creare superiorità numerica e occasioni è un caposaldo del modo di giocare di Italiano, ma spesso anche un cruccio dello stesso allenatore siciliano tutte le volte che non riesce ad ottenere quello che vuole. Siccome non di rado è stata associata la mancanza di risultati con l’incapacità di lasciare il segno da parte delle “ali” ed escludendo Gonzalez dal discorso, per Brekalo e Sottil, Kouame e Ikoné, il momento è adesso.

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