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Italiano nella casa degli orrori: alla ricerca del fantasma numero 9

Italiano nella casa degli orrori: alla ricerca del fantasma numero 9 - immagine 1
Da Vlahovic a Zirkzee: da cosa nasce il tabù attaccante di Vincenzo Italiano?
Redazione VN

Il fantasma del centravanti sembra perseguitare Vincenzo Italiano. Da Firenze a Bologna, questo essere misterioso pare non aver trovato stabilmente casa in quel del gigliato capoluogo toscano. Prima Vlahovic, con quelle 16 reti nel girone d'andata e ora Zirkzee; i numeri 9 sembrano scivolare via dalle mani del tecnico siciliano. 'Morto un Papa se ne fa un altro', così narra il detto, ma per Italiano, almeno a Firenze non è stato così. Tante nuove e variegate opzioni, dal giocatore più mobile (alla Beltran), al cecchino d'area (alla Piatek) non sono mai riusciti veramente a colmare quel vuoto lasciato nel gennaio 2022. 80 milioni più bonus per un giocatore in scadenza di contratto era, a tutti gli effetti, economicamente un affare, tanto che Commisso non potè rifiutare.

Giorno 28 gennaio 2022. Nel ruolo per i viola restano Kokorin e Piatek, il russo quasi fuori luogo nello scacchiere viola, mentre il polacco proviene da metà stagione con l'Herta Berlino senza neanche una gara intera all'attivo. Serve un rinforzo ed arriva Cabral, 16 milioni di euro per il 'bomber' della prima edizione della Conference League. La stagione si chiude bene, settimo posto, 3 gol per Piatte e 2 per Cabral. Ma il 'vuoto attaccante' non sembra esser stato colmato.


Luglio 2022. Si cerca il colpo ad effetto e la scelta ricade su Luka Jovic, preso a parametro 0 dal Real Madrid. I 'blancos' che lo pagarono ben 60 milioni appena 3 stagioni prima. Impegnato su tre fronti tra Italia ed Europa, Italiano ottiene 17 gol da Cabral e 13 da Jovic, ma rispettivamente  solo 8 e 6 in campionato, e così, durante l'ultima sessione estiva, via entrambi; uno al Benfica per 25 milioni e l’altro al Milan. 

Si cambia ancora tutto, dentro la scommessa Beltran e l'attaccante di Italiano: M'bala Nzola. Il rendimento? Beh, lo conosciamo, così cupo che a gennaio si è obbligati a virare sull'opzione low-cost Belotti per tentare ancora di colmare quel vuoto. Nzola sotto le aspettative e Beltran impiegato ovunque tranne che da 9. Morale della favola? 3 gol a testa per Nzola e Belotti nella Serie A 23/24. Tutte le altre 19 squadre, hanno un attaccante da almeno 4 reti a stagione.

Colpa di Italiano o della dirigenza viola? Il nodo non è ancora sciolto. Con Sartori alle sue spalle ora si possono più facilmente svelare le carte di questo maledetto tabù. Scelte sbagliate o difficoltà di adattamento ai cambiamenti? La parentesi-Bologna, con l'addio alle porte di Zirkzee, ci potrà sicuramente dare una miglior risposta. Fonte Corriere dello Sport.

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