La Gazzetta dello Sport analizza il match vinto dalla Fiorentina con uno sguardo anche verso il ritorno:
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Italiano cambia anche il modulo. Il ritorno sarà tutta un’altra partita
Italiano cambia il modulo. Al ritorno gli spazi saranno maggiori
Nel secondo round la Fiorentina è entrata meno convinta, con un ritmo più basso, dando la chance al Sivasspor, che si reggeva sugli interventi difensivi di Appendangoye, di guadagnare (con fatica) campo. E al minuto 2 ha rischiato con un colpo di testa proprio del difensore. Italiano ha rotto gli indugi inserendo Barak, Sottil e Madragora per Castrovilli e Ikone, stanchi, e Amrabat ammonito. E poi passava al 4-4-2, con Nico spostato a destra, inserendo Cabra per un Bonaventura in giornata no. Calimbay spendeva Gradel e poi James per alzare la squadra e in parte ci riusciva, tanto che al minuto 20’ Goutas di testa ha colpito al parte alta della traversa. Il pallino però lo teneva sempre la Viola che finalmente è andata in buca sugli sviluppi di un corner: dal batti e ribatti è uscita la semi rovesciata di Barak, al quarto gol in Conference. Ci sono state altre occasioni di raddoppiare, grazie anche all’entrata di Kouame, ma la Viola al solito sbagliava nelle conclusioni o nell’ultimo passaggio. Un film già visto che rimanda il finale nel freddo di Sivas. Dove però ci saranno più spazi
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