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MANCHESTER, ENGLAND - MAY 03: Michail Antonio of West Ham United warms up prior to the Premier League match between Manchester City and West Ham United at Etihad Stadium on May 03, 2023 in Manchester, England. (Photo by Michael Regan/Getty Images)
Fiorentina-West Ham: viola contro ’claret & blue’. Già dai colori, praticamente inimitati, si capisce che sono diverse le somiglianze, passate e future, che caratterizzano le due società. Sono tantissime le similitudini tra i club che vantano tanti tifosi anche oltre i propri confini. Come scrive La Nazione, il West Ham perché affonda le sue radici nella tradizione proletaria del football dell’est londinese (era il 1895), mentre la Fiorentina ha la sua sublimazione nel 1926: la fusione di Libertas e Club Sportivo. Storia e mito si intrecciano anche in Inghilterra. Anna Bolena, per il West Ham è infatti una sorta di ’madrina’ visto che Upton Park, il primo stadio, nasceva in un’area dove sorgeva un castello di proprietà della sovrana, il ’Boleyn Ground’. Ma le sue estrazioni restano proletarie. David Foreman, capo del ramo cantieristico della Thames Ironworks, infatti, fa notare al padrone dell’azienda che il calcio può essere un ottimo modo per creare una passione nel dopo lavoro. Da qui il soprannome di Hammers o Irons e lo stemma tra i più riconosciuti: il castello e i martelli incrociati.
Il resto è storia come il vivaio (il Viola Park va in questa direzione) che ha prodotto nel tempo, tanto per citarne alcuni, Frank Lampard, Rio Ferdinand, brevemente John Terry poi Michael Carrick, Joe Cole e tanti altri. Anche gli stranieri, appena fu possibile aprire le frontiere, sono stati di primissimo livello. Tevez e Mascherano, che generarono qualche problema di natura economica, ma anche giocatori che qui hanno lasciato il segno: tra tutti Paolo Di Canio, senza dimenticare un grande doppio ex come Alino Diamanti che ha vestito tra le altre, in due volte, la maglia viola. Insomma, oltre il calcio c’è davvero tanto di più nell’est di Londra.
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