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PARMA, ITALY - AUGUST 17: Raffaele Palladino head coach of Fiorentina reacts during the Serie A match between Parma Calcio and Fiorentina at Stadio Ennio Tardini on August 17, 2024 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Il taccuino degli errori e delle cose da migliorare di Raffaele Palladino dopo la prima giornata a Parma non è più tanto segreto, anzi è stato lo stesso allenatore a sottolineare i punti nel post-partita: difesa, qualità della linea mediana e tempi di innesto di Gudmundsson.
Per evitare situazioni di emergenza, è così giusto e ipotizzabile (anzi diciamo pure obbligatorio) che la Fiorentina si porti a casa almeno un altro difensore dal mercato, in attesa poi dell'arrivo di Valentini.
A centrocampo, la strana asse Amrabat-Mandragora non ha girato a dovere. Sono mancate qualità e tempi di gioco. Ecco che Palladino si aspetta il colpo di qualità lì in mezzo al campo.
Lato Gudmundsson: senza l’islandese, e sarà così ancora per qualche partita, e senza Nico, il meccanismo offensivo viola appare imballato. Soluzioni? Kouame si impegna, ma non porta estro e idee di manovra. Sottil può essere una soluzione, ma non la soluzione di prima fascia. Dunque, per far girare al meglio Colpani e mettere Kean in condizione di fare il bomber, la Fiorentina e Palladino hanno un bisogno da matti che Gudmundsson scenda veramente in campo, per dare per la prima volta una mano all'intera causa viola. Lo riporta La Nazione.
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