Nessuna considerazione, poca voglia di analizzare pubblicamente quello che non ha funzionato. Commisso è tornato da Atene in solitaria, ancor prima che lo facesse la squadra.
Rocco Commisso ha lasciato Firenze. Ieri mattina, con un volo privato in partenza all’alba, è tornato a New York. Chi pensava che potesse intervenire pubblicamente per tratteggiare gli scenari futuri si sbagliava. Il presidente della Fiorentina ha tenuto una serie di riunioni operative con i suoi dirigenti per pianificare il lavoro dei prossimi mesi, nella serata di venerdì ha conosciuto Raffaele Palladino (arrivato in treno a Firenze) e poi è tornato negli Stati Uniti. Sensazioni positive. Seguirà le vicende viola a distanza. Dalla scelta definitiva del nuovo allenatore all’ingaggio ormai certo di Roberto Goretti, che dalla Reggiana arriverà in viola per sostituire il partente Burdisso. E soprattutto il mercato, che dovrà vedere la Fiorentina protagonista fin dalle battute iniziali. Facendo il conto della serva ci saranno da cambiare in estate almeno una decina di calciatori.
Una mossa inaspettata da parte del numero uno gigliato, ripartito da Firenze in silenzio dopo la finale di Atene. Serata che ha lasciato il segno. Nessuna considerazione, poca voglia di analizzare pubblicamente quello che non ha funzionato. Commisso è tornato da Atene in solitaria, ancor prima che lo facesse la squadra. Si è trincerato al Viola Park fino a venerdì sera, poi ha lasciato la città per i noti impegni di lavoro legati alla Mediacom. Eppure, soltanto qualche ora prima, la Curva Fiesole gli aveva chiesto di comunicare in modo chiaro gli intenti per l’immediato futuro. A questo punto la palla passa ai suoi dirigenti che martedì terranno una conferenza stampa dai contorni ancora ignoti.