Il minuto 17 di Fiorentina-Inter rimarrà impresso nella mente di ogni appassionato di calcio. Minuto che per la famiglia di Bove è terminato soltanto al risveglio del figlio, avvenuto in ospedale. Quel minuto però ha fatto vivere un momento da incubo anche al padre di un altro calciatore, purtroppo scomparso, che per un malore è crollato a terra. Sandro Giani, padre di Mattia, il numero 7 del Castelfiorentino morto lo scorso 14 aprile a 26 anni, dopo aver accusato un malore durante una partita di Eccellenza con il Lanciotto. "Ho pregato con tutte le mie forze, anche per i genitori, perché so cosa hanno dovuto affrontare in quei momenti". Parole che rompono un silenzio scandito soltanto da respiri pesanti. La mente vola subito a quella maledetta domenica pomeriggio, quando al 17esimo dopo alcuni passi barcollanti , Mattia si è accasciato a terra, inerme, sul terreno di gioco. "Mattia come Bove, si è accasciato al 17esimo del primo tempo e nella stessa zona di campo. Non ci volevo credere, ho vissuto per un momento quell'incubo". L'esito, purtroppo, è stato diverso e il padre di Mattia sa che per evitare altri casi come quello del figlio è obbligatorio fare una rivoluzione del calcio minore. "I giocatori, l'allenatore e lo staff e tutti coloro che prendono parte all'evento dovrebbero essere formati con un corso sul primo soccorso, perché può veramente essere fondamentale". In estate le regole per il campionato di Eccellenza sono cambiate: senza medico o ambulanza la partita non verrà disputata e la squadra ospitante verrà punita con la sconfitta a tavolino. Sandro Giani sa che questo è solo l'inizio e per non far accadere mai più una tragedia c'è ancora tanto da fare. Lo riporta La Nazione
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Il padre di Giani: “Ho pregato per la famiglia di Bove. So come ci si sente”

FLORENCE, ITALY - DECEMBER 1: Edoardo Bove of ACF Fiorentina collapses to the ground and is about to be transported to hospital during the Serie A match between Fiorentina and FC Internazionale at Stadio Artemio Franchi on December 1, 2024 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Un ricordo doloroso, un momento tragico che ha riaperto l'incubo. Questa volta il risultato è stato diverso, grazie all'intervento dei medici e dei compagni.
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