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Ci sono le parole: «Non faremo spese folli». Ci sono gli obiettivi: «Proveremo a migliorare la squadra nei limiti che abbiamo» e in mezzo ci sono i primi nomi accostati alla Fiorentina: Vicario, Berardi, Maxime Lopez, Dominguez, Lukebakio, Dia, Schouten, giusto per citarne alcuni. La domanda è: come possono stare insieme le parole (conferenza stampa di Rocco Commisso del 10 giugno scorso), i parametri da rispettare ed obiettivi di così alto profilo? La risposta, che magari non piacerà a tutti, sta sempre in quella parolina magica: autofinanziamento. Concetto antipatico a molti, ed è pure comprensibile, ma che se interpretato nel modo giusto (vedi Napoli) non è altro che una strada (virtuosa) per restare competitivi, senza riempirsi di debiti e, quindi, di guai. Certo, servono competenza e rapidità di esecuzione, conoscenze e buoni rapporti. Lo riporta il Corriere Fiorentino.