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La Nazione
Contro il Milan è rimasto in panchina per «scelta tecnica». Stavolta diventa difficile rinunciare a quello che resta il punto di riferimento tutto fosforo e piedi buoni del centrocampo della Fiorentina. Troppo indispensabile Arthur per pensare di dover fare ancora a meno del brasiliano con bersaglio. La condanna dei più bravi essere i catalizzatori delle attenzioni degli avversari che spesso non vanno per le spicce per limitare il raggio d’azione di chi sa come innescare il motore della propria squadra. Come accaduto a Torino quando Linetty lo tolse subito di mezzo, costringendolo a uscire al 45’ e a stare lontano fino a oggi. Serve il miglior Arthur per questa lunga volata finale e molte ambizioni viola passano anche dai suoi (buoni) piedi. Il futuro, almeno secondo il suo procuratore, pare lontano da Firenze. Almeno all’inizio. Ma onestamente questo è un discorso che ad oggi appare proprio fuori luogo. Prima c’è da chiudere, e al meglio, una stagione. Poi si vedrà e tutto è ancora molto in alto mare. Lo sottolinea la Nazione.
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