Visita al Padovani
—Intanto, ieri, tecnici del Comune e della Lega Serie A hanno effettuato un sopralluogo al Padovani, per verificare gli interventi che sarebbe necessario realizzare. Il confronto, spiegano fonti di Palazzo Vecchio, ha avuto «esito positivo».
Sul Franchi, invece, si tira il freno a mano. Fino a poche settimane fa il Comune, forte degli accordi sottoscritti con il club gigliato, contava di avviare i primi lavori propedeutici già a gennaio, ma almeno fino al 28 di questo mese la curva Ferrovia rimarrà a disposizione del pubblico: in quella data si giocherà Fiorentina-Inter, un match che richiamerà molti spettatori non solo di fede viola e la disponibilità del settore ospiti faciliterà l’organizzazione della sicurezza (con i lavori il settore ospiti dovrà essere ricollocato).
Come si svilupperà il progetto
—Dopo il 28 gennaio, in caso di risposte negative da Roma, entro poche settimane, il via alle opere propedeutiche (si partirà dalla demolizione del vecchio tabellone segnapunti) però ci sarà e poi i lavori entreranno nel vivo con la consegna dei cantieri al consorzio che a fine 2023 si è aggiudicato il bando (Cobar e Sac). Il termine improcrastinabile è il 31 marzo.
A prescindere dalla proroga per i cantieri al Franchi, qualora la Fiorentina optasse per trasferirsi al Padovani, la scelta andrà formalizzata col Comune, affinché vengano stabiliti gli impegni tra le parti. Sul tavolo ci sono 5 milioni di euro, il costo stimato per raggiungere, con tribune temporanee, una capienza di 15 mila posti netti (Palazzo Vecchio ha già stanziato 10 milioni per farne 7 mila).
Queste settimane di attesa, per un riscontro sulle istanze di Nardella al governo, dovrebbero essere sfruttate per raggiungere un’intesa tra Comune e Fiorentina: più presto si farà e prima il Padovani potrà essere pronto per ospitare la serie A.
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