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Corriere Fiorentino

Il Franchi non è solo: il governo tratterà con la Ue. E sul Padovani…

Nuovo Franchi
Nei prossimi giorni il governo tratterà con la Ue per la questione legata al restyling del Franchi: ecco come si svilupperà il tutto
Redazione VN

Un mese di tempo per avere risposte dal governo e poi il Comune andrà avanti con la ristrutturazione dello stadio Franchi. Sono i tempi che per ora si è dato Palazzo Vecchio, dopo l’invio della lettera di Nardella, l’altro ieri, ai ministri Giorgetti (Economia e Finanze), Fitto (Affari Europei) e Sangiuliano (Cultura). Il sindaco chiede al governo di verificare se ci sia la possibilità di procrastinare le scadenze dettate dalle opere finanziate con fondi Pnrr, affinché la Fiorentina possa abbandonare il Franchi una volta adeguato, per le fare di Serie A, l’impianto del rugby Padovani.

Quello che può fare aprire uno spiraglio è che molti comuni italiani sono in ritardo con i termini dettati dalle opere finanziate dal Pnrr. Come scrive il Corriere Fiorentino, fonti del governo spiegano che si sta lavorando per cercare di ottenere dall’Europa una proroga per non far perdere le risorse assegnate ai progetti di tanti comuni ed enti locali, ma allo stesso tempo i margini per riuscirci, riconoscono fonti governative, appaiono strettissimi.


Visita al Padovani

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Intanto, ieri, tecnici del Comune e della Lega Serie A hanno effettuato un sopralluogo al Padovani, per verificare gli interventi che sarebbe necessario realizzare. Il confronto, spiegano fonti di Palazzo Vecchio, ha avuto «esito positivo».

Sul Franchi, invece, si tira il freno a mano. Fino a poche settimane fa il Comune, forte degli accordi sottoscritti con il club gigliato, contava di avviare i primi lavori propedeutici già a gennaio, ma almeno fino al 28 di questo mese la curva Ferrovia rimarrà a disposizione del pubblico: in quella data si giocherà Fiorentina-Inter, un match che richiamerà molti spettatori non solo di fede viola e la disponibilità del settore ospiti faciliterà l’organizzazione della sicurezza (con i lavori il settore ospiti dovrà essere ricollocato).

Come si svilupperà il progetto

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Dopo il 28 gennaio, in caso di risposte negative da Roma, entro poche settimane, il via alle opere propedeutiche (si partirà dalla demolizione del vecchio tabellone segnapunti) però ci sarà e poi i lavori entreranno nel vivo con la consegna dei cantieri al consorzio che a fine 2023 si è aggiudicato il bando (Cobar e Sac). Il termine improcrastinabile è il 31 marzo.

A prescindere dalla proroga per i cantieri al Franchi, qualora la Fiorentina optasse per trasferirsi al Padovani, la scelta andrà formalizzata col Comune, affinché vengano stabiliti gli impegni tra le parti. Sul tavolo ci sono 5 milioni di euro, il costo stimato per raggiungere, con tribune temporanee, una capienza di 15 mila posti netti (Palazzo Vecchio ha già stanziato 10 milioni per farne 7 mila).

Queste settimane di attesa, per un riscontro sulle istanze di Nardella al governo, dovrebbero essere sfruttate per raggiungere un’intesa tra Comune e Fiorentina: più presto si farà e prima il Padovani potrà essere pronto per ospitare la serie A.

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