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Ikoné, prima delusione poi inamovibile. La mano di Italiano sulla sua esplosione

Ikoné, prima delusione poi inamovibile. La mano di Italiano sulla sua esplosione - immagine 1
Quello che sembrava essere un corpo estraneo, adesso è finalmente esploso. Ikoné si è svegliato grazie ai consigli di Italiano

Redazione VN

Se l'investimento sul il centravanti non è andato benissimo, un anno dopo averlo accolto la Fiorentina ha finalmente trovato Ikoné. Un'attesa - scrive il Corriere Fiorentino - "lunga, faticosa, piena di difficoltà e che, a un certo punto, pareva destinata a restare vana". Il francese infatti è stato a lungo un oggetto misterioso, che dava la sensazione di non riuscire a capire la Serie A. Pochissimi squilli, poco feeling con le idee di Italiano, un solo gol nella seconda metà della scorsa stagione in 21 presenze. Troppo poco per un giocatore pagato 15 milioni dal Lille e che doveva colmare il vuoto lasciato (un anno e mezzo prima) da Chiesa.

Aspettative

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Tifosi, allenatore e dirigenti si aspettavano qualcosa di diverso. Sicuramente nella testa di Italiano c'era Berardi in cima alle preferenze, ma proprio il tecnico ha voluto insistere e ha martellato Ikoné con un obiettivo: fargli capire che doveva mettere molta più cattiveria in ogni sua singola giocata. Dribbling, accelerazioni, uno contro uno. In una parola, incidere. E così piano piano si è sbloccato, è diventato un titolare inamovibile e ha già superato ampiamente lo scarno bottino di un anno fa. Anche le amichevoli hanno certificato la crescita di "Jorko", punto fermo dell'attacco viola insieme a Kouamé. Nell'attesa che si sblocchino i centravanti, ma l'attesa certe volte paga...

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