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Corriere dello Sport
Centravanti, trequartista, seconda punta: li ha girati e li sta girando un po’ tutti i ruoli in attacco, e sempre o quasi sempre con un rendimento comunque in linea con quanto richiesto da Italiano nelle varie forme. Un bel salto in avanti rispetto al calciatore timido, per certi versi quasi spaesato dei primi tre-quattro mesi in maglia viola, non c’è che dire, ma quel periodo era da metterlo in conto, anzi era quasi inevitabile. Non stava scritto da nessuna parte invece che Lucas Beltran riuscisse a prendersi la scena da protagonista e se l’ha fatto (l’ha fatto) il merito è suo. Con l’aiuto dei compagni, certo, dell’allenatore che ne ha toccato le corde giuste e trovato le soluzioni idonee (a beneficio della Fiorentina come primo obiettivo), ma il cambio di passo è stato tutto del “Vichingo”. Ormai pronto ad assumersi responsabilità e compiti che prima non gli appartenevano: e così sarà anche domani a Budapest. Magari riposa Belotti, magari Italiano cambia qua e là tra i reparti pensando (anche) alla Roma che arriva domenica a Firenze e alla necessità di garantirsi una squadra fresca in Conference League e una altrettanto frizzante contro i giallorossi in grande condizione, ma Beltran no. Beltran ci sarà, fisso e stabile al proprio posto, qualunque esso sia, con più probabilità sulla trequarti per quanto detto sopra: e non perché contro la Roma è squalificato (già). Perché è il valore aggiunto di questa Fiorentina. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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