Gudmundsson e Nico Gonzalez, destini incrociati: uno arriva, l’altro parte

Il ticchettio dell’orologio del calciomercato inizia a farsi sempre più incessante per la Fiorentina. Sono solo ventidue i giorni prima della chiusura della sessione estiva e, con l’incombenza dell’inizio del campionato, non mancano gli argomenti e le questioni irrisolte sul tavolo dei dirigenti viola, a nove giorni dall’esordio in serie A con il Parma. Uno dei temi più caldi di questo momento, come scrive il Corriere Fiorentino, è quello legato al reparto offensivo: il destino di Albert Gudmundsson, in entrata, e Nico Gonzalez, in uscita, è evidentemente incrociato.

Situazione Gudmundsson

Per l’attaccante islandese, reduce da una stagione da 14 gol in campionato, la Fiorentina ha ulteriormente modificato l’offerta al Genoa, spingendosi fino a 7 milioni di prestito e 18 per il riscatto, da impostare con la formula dell’obbligo al verificarsi di determinate condizioni. Un tema, quest’ultimo, da non sottovalutare, anche in virtù di ciò che accadrà il prossimo autunno, quando si riaprirà il processo che vede Gudmundsson accusato, in Islanda, di violenza sessuale.

Scenario Nico

Per Nico Gonzalez lo scenario è ben diverso. L’incontro tra il giocatore e la dirigenza viola, in programma presumibilmente nella giornata odierna, sarà necessario per sbrogliare la situazione dell’argentino, per quanto il fresco vincitore della Copa America abbia, anche in un primo colloquio avuto con Palladino, ribadito la volontà di lasciare Firenze, a fronte di un’offerta, per sé e per la società, congrua.

In questo dedalo di mercato non è escluso che la stretta finale su Gudmundsson possa anche precedere l’uscita di Nico Gonzalez. Avranno certamente il loro peso gli eventuali, risoluti affondi di Atalanta e Juventus, ad oggi le più attente e interessate all’argentino. La Dea, alle prese con il grave infortunio di Scamacca, offre un conguaglio per Nico, con i Viola fermi sulla propria richiesta di circa 35 milioni di euro; la Juventus, d’altra parte, vorrebbe inserire nell’operazione una contropartita tecnica tra Weston McKennie, che ha però importanti pretese di ingaggio, e Arthur, nuovamente ritrovatosi in un estate da esubero bianconero dopo il prestito proprio in viola.