Intervista ad Alberto Gilardino, ex attaccante (doppio) di Fiorentina-Milan, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. A seguire vi riportiamo le risposte più interessanti dell'allenatore:
La Gazzetta dello Sport
Gilardino: “Fiorentina, serve stabilità tecnica. Vlahovic pronto per una big”
L'ex attaccante parla di Fiorentina e Vlahovic, poi aggiunge sul Milan: "Si giocherà lo scudetto con Napoli e Inter"
Alberto, quanto pesa Ibrahimovic nel Milan di oggi?
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"Riesce ancora a fare la differenza. Se ce l’hai si sente, è troppo carismatico. E poi ha il gran fisico di sempre: se ha palla addosso fai fatica a portargliela via. Mi piace perché vuol far gol ma anche farli fare: esce dalla marcatura in favore dei compagni, va incontro alla palla, gioca da regista offensivo. Se c’è Giroud lascia che sia lui la prima punta".
E quanto pesa Pioli?
"Un altro che fa la differenza. Lo conosco per averlo avuto come allenatore a Bologna. Ha dato un’identità forte, con lui sono tutti coinvolti, importanti, responsabilizzati. Mi piace lo stile di gioco, come si muovono all’interno dello spazio. Nell’ultimo quarto d’ora del derby mi hanno impressionato: hanno messo in grossa difficoltà l’Inter con organizzazione e compattezza".
Con tanta qualità e determinazione, cosa manca al Milan per tornare a competere ai massimi livelli in Europa?
«La Champions è diversa da tutto, il Milan deve fare alcuni step e li farà, è un percorso naturale. La squadra è giovanissima e crescerà attraverso l’esperienza, che può comportare anche qualche errore. Per lo scudetto sarà lotta a tre, loro con Napoli e Inter».
Sabato troverà la Fiorentina di Vlahovic: pronto per una big?
"È una prima punta moderna, svaria, tiene palla, calcia benissimo con due piedi, ha forza esplosiva. Che sia già pronto nonostante la giovane età si capisce dalla testa: entrare nella questione contrattuale è difficile ma la cosa da sottolineare è il suo impegno sempre e comunque, dà tutto e si vede".
Per tornare ai livelli della sua Fiorentina, quella di oggi cosa deve fare?
"Ritrovare stabilità tecnica, e con Italiano lo ha fatto: abbiamo giocato insieme nel Verona, ha spunti e idee forti, dà un’impronta che si riconosce".
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