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Firenze ricorda Hamrin, i tifosi: “Vinceva da solo. Che onore vederlo giocare”

Redazione VN

Tanti tifosi, oltre ai diversi personaggi, hanno fatto visita nella giornata di ieri alla camera ardente al Franchi per salutare Kurt Hamrin

«Vinceva le partite da solo, è il giocatore della Fiorentina che ho amato di più e per me non c’è paragone, era meglio anche di Batistuta», racconta un tifoso viola ai microfoni de La Repubblica, il primo in fila d'attesa per salutare il suo campione preferito, Kurt Hamrin, fuori dallo stadio Franchi, dove all'interno è stata allestita la camera ardente. Già dal pomeriggio di ieri Firenze ha iniziato a rendere omaggio al suo “Uccellino”, capace di portare alla storia viola due Coppe Italia e una Coppa delle Coppe, di essere il secondo cannoniere di tutti i tempi in Serie A con 150 gol e di far vibrare il cuore di tanti appassionati. Sul feretro le maglie di ieri e di oggi con il numero 7, in basso una corona di fiori della Fiorentina, dietro il drappo delle glorie viola e la riproduzione dei trofei vinti. C’era tutto, a ricordare un campione che ha infiammato Firenze: «Mi ricordo ancora quando lo stadio intero gridava Kurt Kurt», racconta una tifosa viola, giunta per salutare Hamrin con sciarpa e cappellino. Anche il presidente del Viola Club Stella della Versilia è arrivato dal mare per l’ultimo saluto: «Per noi era un idolo indiscusso, posso dire di aver avuto la fortuna di averlo visto giocare». Insieme a loro tanti tifosi, tante generazioni e tante personalità del mondo del calcio ex viola: da Aldo Firicano a Alberto Di Chiara, da Niccolò Pontello a Furio Valcareggi hanno reso omaggio al campione che ha segnato un’epoca, segnando come un numero nove pur non essendolo nel senso classico del termine.

Il programma di oggi

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Fuori, ai cancelli, presenti due striscioni: “Ciao Uccellino, al tuo passare l’erba si abbassava”, firmato dagli Ultras Viola 73 e “Nella storia ci hai fatto entrare, l’uccellino non si potrà mai dimenticare”, firmato dal gruppo storico del 7Bello, nato proprio in onore di Kurt e del suo numero di maglia e anche oggi punto di riferimento in Curva Fiesole. Dentro, ad accogliere il pubblico, la famiglia al completo: la moglie Marianne e i cinque figli Piero, Erika, Susanna, Carlotta e Riccardo, con i nipoti e tanti altri che arriveranno in queste ore dalla Svezia. Tra i politici, presente il senatore Paolo Marcheschi. La novità principale è stata lanciata dall’assessore allo sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione, che ha dichiarato che presto in città sarà dedicato un luogo a Hamrin. La camera ardente e il via vai dei tifosi è andato avanti fino a dopocena, mentre oggi per chi vorrà dare l’ultimo saluto i cancelli del Franchi si apriranno dalle 9 alle 21. In mattinata prevista la visita di tutta la Fiorentina al completo, dalla dirigenza ai calciatori con staff tecnico, di Giancarlo Antognoni e tanti altri ex viola, mentre domani a San Miniato a Monte alle 11,30 si terranno i funerali. Attese delegazioni di tante squadre italiane e anche del governo svedese, per un calciatore che con la nazionale gialloblù ha sfiorato la vittoria di un Mondiale, quello casalingo del 58’ perso contro il Brasile di Pelé.

Kurt Hamrin



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