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La Gazzetta dello Sport si sofferma sugli aspetti positivi della finale di Conference League, sottolineando l'assetto della Fiorentina che ha affrontato la gara con coraggio e forza:
Gazzetta dello Sport
La Gazzetta dello Sport si sofferma sugli aspetti positivi della finale di Conference League, sottolineando l'assetto della Fiorentina che ha affrontato la gara con coraggio e forza:
Che la Fiorentina abbia fatto la partita a Praga, con coraggio, sorprende molto meno della Roma, perché Vincenzo Italiano l'ha educata a farla fin dalla prima ora. Ha imposto gioco e ritmo agli inglesi del West Ham, maestri dell'intensità. Delle tre italiane finaliste, la Viola è quella che, di gran lunga, ha tenuto di più il giocattolo in mano: 67,6% di possesso. Palleggio, intensità e orientamento offensivo: sono i parametri di cui si è dotato il nuovo calcio italiano per entrare in Europa, arricchendo la propria tradizione difensiva. Lo ha fatto per prima, in modo spettacolare, l'Atalanta di Gasperini. L'Italia di Roberto Mancini, a Euro *21. ha dimostrato che la nuova mentalità può essere sostenibile e perfino vincente. Il contagio Virtuoso ha toccato altre squadre. La solida e ambiziosa identità di gioco, confermata anche nelle finali di Coppa Italia e Conference League, resta il principale valore della Viola.
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