Si fa presto a dire «Prova del 9». Del resto si sa. Nel calcio, ogni partita, porta con sé un carico di dubbi da cancellare o di segnali da confermare. La Fiorentina di Italiano, per esempio, ogni domenica è chiamata a dimostrare di poter stare davvero, e fino alla fine, al tavolo con le grandi. Scrive l’edizione odierna del Corriere Fiorentino. Stasera il Venezia e poi il Cagliari, due sfide teoricamente abbordabili contro avversari tecnicamente inferiori ma proprio per questo particolarmente insidiose. Basta voltarsi indietro infatti, per accorgersi di come nella loro storia recente i viola abbiano molto spesso tradito le attese, perdendo punti proprio contro quel tipo di squadre. Questa però è una Fiorentina diversa dalle ultime. Coraggiosa, consapevole, moderna. Soprattutto, capace di fare (quasi) sempre il proprio dovere e la classifica sta lì a dimostrarlo. Torino, Udinese, Genoa: tre sfide da favoriti e tre vittorie, alle quali va aggiunto il sorprendente successo di Bergamo sull’Atalanta.
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Fiorentina, ennesimo esame di maturità. A Venezia per calare un poker storico
Per sognare in grande e puntare in alto serve continuità, e quella passa da gare come quella di oggi.
Per stare in alto serve continuità, e quella passa da gare come quella di oggi. Quello col Venezia insomma, è l’ennesimo esame di maturità per una squadra che vincendo, tra l’altro, otterrebbe il quarto successo consecutivo in trasferta riuscendo in un’impresa che manca dai tempi del primo Montella quando Ljajic, Jovetic, Cuadrado e compagni sbancarono uno via l’altro i campi di Atalanta, Samp, Siena e Pescara. Era il 2013. Otto anni dopo insomma, la Fiorentina ha la possibilità di calare un poker storico.
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