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Fiorentina, è caccia alla continuità: a Empoli col tridente titolare

Fiorentina, è caccia alla continuità: a Empoli col tridente titolare - immagine 1
Quella di questo pomeriggio, ore 18:00, contro l'Empoli, sarà una partita fondamentale per la Fiorentina di Palladino
Redazione VN

Continuità cercasi. Dopo la vittoria di rigore con la Lazio, che ha assegnato alla Fiorentina la prima gioia stagionale, la squadra di Raffaele Palladino si presenterà quest'oggi (ore 18) al Carlo Castellani Computer Gross Arena, lo stadio dell’Empoli che mai nella sua storia aveva approcciato così bene l’inizio del campionato. Come scrive La Repubblica, ancora imbattuto, con una difesa perforata soltanto due volte e con quel mix di giocatori perfetto. Profilo basso, l’arte di saper lavorare senza sbandierare troppo i propri successi e quel silenzio da parte di proprietà e dirigenza nella settimana che ha portato alla sfida coi viola che molto dice di quanto in casa azzurra si abbia consapevolezza di una partita che non potrà mai essere come le altre. Stadio tutto esaurito, invasione di tifosi viola (saranno oltre 4 mila) col club che ha aperto anche un altro settore della curva ospiti e con gli ultras della Fiorentina che si sono dati appuntamento per arrivare insieme in motorino tra cori e bandiere.

Un pomeriggio cruciale

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La Fiorentina ricerca un altro colpo dopo quello di domenica scorsa. Ne ha bisogno il tecnico a caccia di conferme sia nell’identità di gioco, vista fin qui soltanto a tratti, sia nei singoli schierati in campo. Palladino che dovrebbe confermare la difesa a tre nel modulo 3-4-2-1 dove molto ruoterà attorno al ritrovato Gudmundsson. Per l’islandese, doppietta decisiva all’esordio, arriva la prima da titolare. La condizione fisica non è ancora al top ma soltanto col ritmo partita tornerà ai livelli di maggior brillantezza. Gudmundsson in coppia con Colpani alle spalle di Kean: questo il tridente immaginato a inizio stagione da Palladino e che questo pomeriggio dovrebbe prendere forma dal primo minuto. In settimana il tecnico ha lavorato sul concetto di equilibrio. Perché con un assetto offensivo così importante, dal potenziale ancora tutto da scoprire, i viola hanno bisogno di bilanciare la spinta propulsiva con filtro, copertura, fisicità e una fase difensiva sulla quale continuano ad allenarsi con grande intensità.


Poi la Conference League

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Ancora assente Pongracic, con Palladino che poi dovrà pensare anche agli impegni che saranno ravvicinati: giovedì il primo appuntamento del nuovo girone unico di Conference League (in casa contro i gallesi The New Saints), mentre tra una settimana, sempre al Franchi, arriverà il rilanciato Milan, dopo le ultime vittorie. Continuità e profondità della rosa saranno i cardini di un calendario che poi prevede la seconda sosta per le Nazionali. Palladino ha bisogno di punti per risalire la classifica e per trovare nuove risposte. Quanto visto coi biancocelesti, nel secondo tempo, ha messo in chiaro i margini di crescita della squadra. Con Gudmundsson tutto può accadere e il ritorno alla difesa a quattro non è certo passato inosservato. Palladino varierà, modificherà, non si fossilizzerà su un modulo. Ma dopo il periodo di apprendimento e di adattamento, adesso dovrà raccogliere i primi frutti. Sulla sua strada il miglior Empoli possibile e una statistica: i viola non vincono in casa degli azzurri da otto anni. E nelle ultime stagioni, soprattutto, la furia agonistica e la concentrazione nei 90’ più recupero è stata superiore da parte del club del presidente Corsi. Oltre alla prestazione, insomma, conterà anche la cura dei dettagli. La giusta mentalità e la predisposizione al sacrificio. Ovvero, essere squadra.

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