Poi la Conference League
—Ancora assente Pongracic, con Palladino che poi dovrà pensare anche agli impegni che saranno ravvicinati: giovedì il primo appuntamento del nuovo girone unico di Conference League (in casa contro i gallesi The New Saints), mentre tra una settimana, sempre al Franchi, arriverà il rilanciato Milan, dopo le ultime vittorie. Continuità e profondità della rosa saranno i cardini di un calendario che poi prevede la seconda sosta per le Nazionali. Palladino ha bisogno di punti per risalire la classifica e per trovare nuove risposte. Quanto visto coi biancocelesti, nel secondo tempo, ha messo in chiaro i margini di crescita della squadra. Con Gudmundsson tutto può accadere e il ritorno alla difesa a quattro non è certo passato inosservato. Palladino varierà, modificherà, non si fossilizzerà su un modulo. Ma dopo il periodo di apprendimento e di adattamento, adesso dovrà raccogliere i primi frutti. Sulla sua strada il miglior Empoli possibile e una statistica: i viola non vincono in casa degli azzurri da otto anni. E nelle ultime stagioni, soprattutto, la furia agonistica e la concentrazione nei 90’ più recupero è stata superiore da parte del club del presidente Corsi. Oltre alla prestazione, insomma, conterà anche la cura dei dettagli. La giusta mentalità e la predisposizione al sacrificio. Ovvero, essere squadra.
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