Smarrimento. Forse è la parola giusta per descrivere lo stato d’animo della città di fronte al colpo di scena dell'UE a un pezzo del finanziamento con fondi del Pnrr del progetto del nuovo Franchi. Oltre allo stadio, con Museo e Auditorium, prevede anche un parco, la nuova linea della tramvia e un grande parcheggio da 3000 posti. La Fiorentina, come scrive La Gazzetta dello Sport, che com’è noto ambiva alla possibilità di costruirsi uno stadio tutto nuovo, resta spettatrice. Rocco Commisso parla a New York e si limita a elogiare il Viola Park.
La Gazzetta dello Sport
Fiorentina con le valigie in mano? Due anni per i tifosi sarebbero troppi
Fiorentina a rischio trasloco
—A proposito di Commisso, l’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi e il consigliere regionale (ed ex portiere) Giovanni Galli chiedono al sindaco Nardella un cambio di rotta verso l’ipotesi di uno stadio nuovo in altra sede. Ma il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, difende la scelta del Franchi e si sofferma sulle due stagioni di «trasloco» viola per i lavori. Per Giani, per evitare di trasferirsi in un’altra città, la «soluzione più comoda è quella del campo di calcio adiacente alla Scuola Carabinieri a Castello». Ovviamente aggiungendo spalti provvisori all’attuale capienza di 7000 spettatori. In ogni caso il problema «trasloco» continua a tenere banco. È di ieri la presa di posizione di un gruppo di tifosi dell’associazione «Solo Viola»: «Firenze è la nostra casa e noi non ci vogliamo spostare!». La soluzione è quella, e si citano i casi di Udine e di Bergamo, è quella di continuare a giocare convivendo con il cantiere. Ciò rallenterebbe i tempi, mettendo a rischio il traguardo del 2026. L’ipotesi di uno stadio costruito solo con fondi «italiani» potrebbe però consentire di spostare il punto d’arrivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA