La Fiorentina vive tutto un altro momento: è reduce da otto vittorie consecutive tra campionato e Conference e il suo tecnico Vincenzo Italiano sembra aver trovato la quadra giusta. Soprattutto a centrocampo dove i vari Bonaventura, Mandragora e Castrovilli garantiscono quantità e qualità. Se a questo ci aggiungiamo il buon momento di Cabral e l’improvvisa solidità della difesa (un solo gol subito nelle ultime 5 partite) molto è spiegato. Italiano, anche dopo l’impresa di San Siro, ha voluto tenere la testa bassa e continuare a lavorare per la gara di Cremona. La Viola ritroverà tra i titolari anche Amrabat e Nico Gonzalez, con l'argentino rimasto per tutta la gara in panchina contro l'Inter.
La Gazzetta dello Sport
Fiorentina a caccia della nona sinfonia: quanto manca questa finale
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Invertire un trend negativo
—L'obiettivo? Dare l’assalto a una finale che manca dal 2014, quando venne sconfitta dal Napoli. Il secondo obiettivo sarà invertire un trend che ha visto la Fiorentina eliminata in semifinale nelle ultime tre edizioni in cui ha raggiunto questa fase: contro la Juve nel 2014-2015, contro l’Atalanta nel 2018-2019 e di nuovo contro i bianconeri nel 2021-2022. La squadra di Italiano, che sarà seguita da circa 4mila tifosi, resta in corsa su tre fronti (il settimo posto in campionato dista solo quattro punti) ma la priorità è la Coppa Italia. Perché l’ostacolo sulla carta non è insormontabile e l’opportunità di conquistare la finale di Roma è ghiotta. Del resto, come scrive La Gazzetta dello Sport, la fame di vittoria a Firenze è tanta e l’ultimo trofeo alzato è proprio la Coppa Italia 22 anni fa, nella finale contro il Parma.
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