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Ferrara scrive: “Misteri e sorprese degli ex ribelli viola diventati normali

Il pagellone al 2018 della Fiorentina

Redazione VN

Vi proponiamo di seguito un estratto del pezzo di Benedetto Ferrara quest'oggi presente su La Repubblica:

La Fiorentina ha scelto di diventare una squadra “normale”, rinunciando a quell’idea di gruppo ribelle per gioco e per vocazione che ha spesso contraddistinto i suoi giorni migliori. Un po’ l’aziendalismo esasperato del calcio globalizzato, un po’ la pochezza del calcio italiano (4) a cui va aggiunta l’attesa infinta della Godot Arena (8 per la capacità di riempire per anni di plastici le pagine dei giornali, 3 per la velocità di esecuzione di stampo bolattiano), impianto con annessi e connessi che tiene in stand by qualsiasi passo avanti dell’azienda (ahinoi) Fiorentina.

Detto questo è bene aggiungere che pur con un gioco divertente come un lungometraggio sulle ricette dell’antica cucina gourmet dei fenici, la squadra di Pioli (6 di stima, rispetto e perché anche con Guardiola in panchina al massimo questa squadra faceva tre o quattro punti in più) è più o meno lì dove dovrebbe stare secondo i piani della società. Siccome non è certo tutto da buttare via, è giusto dire subito che qualche buona idea c’è stata. Pezzella (7) è un leader vero, uno che sbaglia davvero poco e sa far ripartire il gioco. Federico Chiesa (7,5) è una straordinaria invenzione di Paulo Sousa, uno che pur avendo rotto subito con i suoi dirigenti dal giorno in cui gli hanno venduto Savic in aeroporto, gli ha lasciato una futura plusvalenza ipotetica di quelle che al comparto aziendale fanno festa una vita.

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