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Corriere Fiorentino
La Fiorentina era partita con il botto. Basta pensare ai due squilli di Beltran. Prima il (bellissimo gol annullato per fallo di mano), poi il palo pieno colpito di testa. Equilibrio, grande pressione e, di conseguenza, tanti errori. E la chiave del match sembrava stare proprio lì. Nel riuscire a venir fuori dall’aggressione o, al contrario, riuscire a rubar palla sulla costruzione avversaria. Un match pari, per farla breve. Il confronto tra due squadre che avevano in testa sostanzialmente lo stesso piano e che, quindi, finivano per sbattere l’una sull’altra. Stesso discorso, più o meno, nella ripresa. Anche se è stata più la Lazio, prima con Felipe Anderson e poi con Luis Alberto (due volte decisivo Terracciano) a rendersi pericolosa. Poca roba, in realtà, tanto che tutto sembrava filare liscio verso la fine. Poi il fallo di mano di Milenkovic, il rigore di Immobile, la maledizione dell’Olimpico biancoceleste che continua. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
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