Dodò e Barak stanno rinascendo sotto la guida tecnica di Raffaele Palladino
Hull City-Fiorentina ha chiuso la fase 2 del ritiro estivo. Quello del cantiere aperto, quello ’sigillato’ dal messaggio di Palladino al club, messaggio da rileggere come un sollecito per consegnargli il prima possibile rinforzi e volti nuovi. E proprio la sfida, il pari per 2-2 con l’Hull ha permesso all’allenatore di accendere i riflettori su quello che nella squadra funziona già piuttosto bene e quello che invece proprio non carbura.
Il gioco largo e a tutta fascia di Dodo è senza dubbio il risultato migliore della prima parte dell’estate della Fiorentina. Il brasiliano riesce a esprimersi come più gli piace. Spinge, converge, attacca, cerca la porta. E (buona notizia numero due), gli scambi e l’intesa con Kean sembrano promettere una profondità di manovra che la Fiorentina non possedeva da tempo.