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Dodò mette il turbo. E con Palladino è un altro Barak

Dodò mette il turbo. E con Palladino è un altro Barak - immagine 1
Dodò e Barak stanno rinascendo sotto la guida tecnica di Raffaele Palladino
Redazione VN

Hull City-Fiorentina ha chiuso la fase 2 del ritiro estivo. Quello del cantiere aperto, quello ’sigillato’ dal messaggio di Palladino al club, messaggio da rileggere come un sollecito per consegnargli il prima possibile rinforzi e volti nuovi. E proprio la sfida, il pari per 2-2 con l’Hull ha permesso all’allenatore di accendere i riflettori su quello che nella squadra funziona già piuttosto bene e quello che invece proprio non carbura.

Il gioco largo e a tutta fascia di Dodo è senza dubbio il risultato migliore della prima parte dell’estate della Fiorentina. Il brasiliano riesce a esprimersi come più gli piace. Spinge, converge, attacca, cerca la porta. E (buona notizia numero due), gli scambi e l’intesa con Kean sembrano promettere una profondità di manovra che la Fiorentina non possedeva da tempo.


Terzo dato positivo, i movimenti di Barak. Riportato da Palladino nella versione mediano, Barak sa occupare uno spazio di campo importante e decisamente largo. Gestisce palloni e ne recupera altri. Fa ripartire la manovra e va a scalare su Dodo, quando il brasiliano mette il turbo. Lo riporta La Nazione.

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