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La Nazione
Pietro Terracciano è stato l’uomo giusto nell’affrontare le emergenze della Fiorentina in fatto di portieri. L’uomo giusto, soprattutto, per come ha saputo gestire e gestirsi negli avvicendamenti andati in scena fra i pali viola nelle ultime stagioni. Come ricorda La Nazione, in principio fu Dragowski, o meglio, il dualismo con Dragowski ad accendere i riflettori su quel portiere che nella piramide delle gerarchie viola, sarebbe dovuto essere la riserva proprio del polacco. Drago però iniziò la stagione senza troppa fortuna, continuandola con un rendimento non all’altezza. Da qui la promozione, prima provvisoria, poi definitiva di Terracciano. Con un risultato più che positivo. Quindi Gollini. Arrivato a Firenze con l’etichetta di numero uno per l’immediato e ovviamente per il futuro. Idea e scelta evidentemente non azzeccate e scena principale (di nuovo) affidata a Terracciano. Niente da fare infine (ma per il brutto infortunio) anche per Sirigu. E ancora spazio a Terracciano. Adesso è arrivato un nuovo giovane portiere alla Fiorentina, Oliver Christensen. Con l'Inter ha fatto delle grandi parate, così come l'errore sul gol che poi Lautaro ha realizzato dal dischetto. Le risposte ce le potrà dare solamente Vincenzo Italiano, ma soprattutto il campo.
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