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Corriere dello Sport
Mercoledì sera a Bergamo Nikola Milenkovic è stato indubbiamente il peggiore in campo. Il classe ’97 ha sofferto la personalità di Scamacca e ha perso la concentrazione più di una volta. Prima ciccando la posizione sul rimpallo che ha dato inizio all’azione del gol dell’attaccante nerazzurro annullato dal Var, e poi stendendo lo stesso centravanti, lanciato verso Terracciano, con un intervento in netto ritardo. Un disastro. Ma non è una notizia visto che il difensore serbo adesso non somiglia nemmeno pallidamente al calciatore che ha fatto negli anni dell’affidabilità il proprio biglietto da visita. Difficile risalire alle cause precise di un'involuzione così costante. Una possibile spiegazione riguarda la condizione fisica: Milenkovic con 3.435 minuti è il secondo calciatore più utilizzato da Italiano in stagione. Il primo è il portiere, Terracciano, con 3.720 minuti. Vale a dire grosso modo tre partite in più, e comunque c'è differenza fra un ruolo di movimento e uno statico. L'altra potenziale causa è da ricercarsi negli stimoli che l'ex Partizan fatica maledettamente a trovare tanto nella fase difensiva quanto in quella offensiva, là dove un tempo brillava pur non essendo di sua stretta competenza. E infatti la stagione potrebbe chiudersi senza i suoi gol per la prima volta dal 2017-’18 (finora niente da fare, sia in campionato sia nelle coppe). Lo riporta il Corriere dello Sport.
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